I premiati 2014

Si è conclusa  domenica 13 luglio, la XVII edizione di ScarpatettiArte, l’appuntamento con l’arte e il centro storico di Sondrio. Un grande successo che ha superato ogni aspettativa soprattutto nel numero di artisti che hanno partecipato ed esposto le loro opere sulla via di Scarpatetti. Oltre 80, infatti, quelli che hanno partecipato al Concorso libero e 32 quelli che hanno esposto al Concorso a tema “Il cibo e l’arte”. Arte di qualità, musica, convivialità, laboratori creativi e moltissimi visitatori che non si sono fatti fermare dal tempo variabile e sono accorsi per farsi coinvolgere ed emozionare dalle suggestioni che solo ScarpatettiArte regala.

Come ogni anno, inoltre, la giuria si è espressa ed ha decretato 4 vincitori: il vincitore del concorso a tema con un primo premio da 1000 euro e tre vincitori dell’esposizione libera a cui sono spettati 800 euro al primo, 500 euro al secondo e 200 euro al terzo.

La giuria così composta:

Amelia De Giovanni insegnate di ed artistica
Luca Marchioni Artavvocato
Riccardo Marquis fotografo
Raffaella Pedroni   esperta d’arte
Paola Pizzini guida turistica con radici a scarpatetti

CONCORSO LIBERA ESPOSIZIONE

PRIMO PREMIO 800 euro offerti da AUTOVITTANI a Lele De Bonis, per la resa vitale dei soggetti rappresentati utilizzando materiali eterogenei, assemblati con esiti di lievità e dinamismo plastico, con effetti cromatici che combinano colore, riflessi e giochi di luce e ombra.

SECONDO PREMIO 500  euro offerti da TELERIE BALGERA a Giovanni Pirondini, per la potenza espressiva dei suoi ritratti che vanno oltre la dimensione del quadro.

TERZO PREMIO 200 euro offerti da AZIENDA AGRICOLA MARSETTI a Irene Brambilla, per la capacità di evocare stmosfere fiabesche con delicatezza pittorica ed essenzialità compositiva.

Una segnalazione è stata data a Matteo Soffritti per il taglio artistico dato da una situazione inquietante.

CONCORSO A TEMA “IL CIBO E L’ARTE”

PRIMO PREMIO di 1000 euro offerto dall’ass.Culturale Scarpatetti ad Alan Molinari perché il dipinto instaura un parallelo fra cibo e arte nelle rispettive accezioni materiali e immateriali, raffigurato attraverso la scelta dei più essenziali elementi/alimenti della nutrizione. L’efficacia espressiva dell’opera è ottenuta con un suggestivo effetto di controluce che rende tangibile la trasparenza, potenziato da una sospensione metafisica dell’insieme. È un’opera silenziosa, di un silenzio profondamente evocativo e denso di significati.

Due, inoltre, le segnalazioni: una a Bozena Flegar e una a Lucio Frizzotti.