VINCITORI DELLA 18^ EDIZIONE

ScarpatettiArte si conferma ancora una volta come l’evento culturale più amato, con la partecipazione di 80 artisti provenienti da tutta Italia. La giuria di ‪SCARPATETTIARTE‬ 2015, coordinata da Elisabetta Sem e composta da Margherita Bettini, Marina Cotelli, Bruno Fanchetti, Massimiliano Greco e Anna Radaelli, ha proclamato vincitori della 18^ edizione:

1° Premio di 800 euro offerto da Autovittani
a Alessandro Bellani

Un’opera leggera e giocosa, ma sostenuta da un progetto solido, che coniuga capacità compositiva e gusto pop. Particolarmente apprezzabile il tema del rapporto -conflittuale e paradossale- tra uomo e cibo, risolto attraverso il contrasto tra micro e macro, che enfatizza gli aspetti sociali legati agli eccessi produttivi e alla prevalenza del prodotto sull’essere umano.
L’allestimento, curato e impreziosito dal modellino, presumibilmente utilizzato nelle fotografie in studio è degno di nota.

2° Premio di 500 euro offerto da Nuovo portico
a Nicole Da Porto

Tra Alice nel Paese delle Meraviglie e il Fantasy di gusto retrò, gli animali a china vengono messi in scena dentro spazi miniaturali, popolati da elementi simbolici che richiamano un inconscio invadente e storie sognate. Ottima la tecnica e l’attenzione al dettaglio, benchè l’allestimento possa essere migliorato.

3° Premio di 300 euro offerto da Marsetti vini
a Raffaele Cornaggia

L’uso di materiali riciclati suggerisce l’attenzione alle possibilità di una seconda vita per tutti gli oggetti di uso comune, come sembra alludere il titolo de “L’araba fenice”.
La capacità di assemblaggio è tecnicamente notevole, con risultati che destano stupore, curiosità e divertimento.

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Non solo lana
L’opera, site specific, si innesta con allegra cromia su un segmento anonimo di muro in cemento, quasi forma di anomala vegetazione cittadina. Il lavoro è autenticamente femminile per l’aspetto legato all’uncinetto, attività tradizionale, e per la capacità di creare relazioni di gruppo attorno a un progetto artistico.

Giovanni Pirondini
Efficace nelle misure più ridotte, meno sulle grandi dimensioni, i ritratti “inscatolati” rivelano buona tecnica pittorica e acuta sensibilità psicologica nel tratteggiare il carattere dei personaggi.

Matteo Suffritti

L’installazione genera effetti poetici e stranianti al tempo stesso. Una scatola luminosa, di primo acchito sembra realizzata tramite video, in realtà rivelandosi struttura semplice, composta da immagine fissa, luce e una ventola che muove le due fotografie. L’opera avrebbe tratto vantaggio da migliori definizione concettuale e compiutezza narrativa.

I tre vincitori avranno inoltre diritto ad esporre l’anno seguente, nella settimana corrispondente alla manifestazione, nelle prestigiose sale espositive delle cantine di palazzo Sassi de’ Lavizzari, sede del Museo Valtellinese di Storia e Arte di ‪#‎Sondrio‬, con una mostra personale.